UCS: CI RISIAMO CON LE BOLLETTE DEL GAS ALLE STELLE, ORA I CITTADINI VOGLIONO SAPERE PERCHÈ SI CONTINUA A CHIEDER LORO DI PAGARE PER CONSUMI NON EFFETTIVI

È di pochi mesi fa il caos bollette che ha portato il Governo a decidere che AASS le ritirasse per poi emetterle successivamente. Allora non si è voluto parlare di ‘errori’ o pasticci, preferendo di fatto rimandare il problema. Poi le ‘famigerate’ bollette del gas, anche se a distanza di tempo, sono comunque arrivate e nulla è cambiato nel senso che si è perseverato nel recapitarle nelle case dei Sammarinesi con importi stratosferici calcolati in buona parte su consumi stimati.

 

A più riprese è stato consigliato dai vertici di AASS di effettuare l’autolettura, il che non risulta però sempre possibile, specie per chi è anziano. A dire il vero poi tale modalità si è rivelata piuttosto difficoltosa  anche per chi è giovane e lavora tutto il giorno, assillato da mille pensieri.

 

Che l’autolettura non fosse una soluzione lo avevamo scritto anche in passato e dunque non si capisce il perché si sia deciso di andare avanti con lo stesso metodo. C’è chi giustamente si chiede perché non sia AASS ad effettuare la lettura, visto che si tratta di uno dei suoi compiti, esattamente come è suo onere emettere fatture leggibili, ad oggi invece ancora difficilmente comprensibili. A ciascuno il suo mestiere, verrebbe infatti da dire, ma fatto bene però.

 

Così in piena estate ci ritroviamo con persone che hanno ricevuto bollette che si avvicinano ai 1000 euro di consumi STIMATI e che magari proprio per evitare di pagare cifre così alte, avevano tenuto il termosifone spento.

 

Evidentemente l’aver tenuto il problema a bagnomaria per alcuni mesi non ha fatto spuntare la soluzione sperata.

 

È un fatto oggettivo che il gas sia aumentato ma è anche vero che AASS operando in regime di monopolio avrebbe dovuto rappresentare un valore aggiunto per la collettività, adoperandosi per calmierare i prezzi che invece sono schizzati alle stelle senza che i cittadini avessero l’opportunità di ‘difendersi’ scegliendo fra compagnie diverse come accaduto nella vicina Italia.

 

Ad aggravare il tutto c’è la poca trasparenza delle bollette e il fatto che ad un cittadino non sia dato sapere quanto effettivamente abbia consumato anche per regolarsi per il futuro.

 

Si parla sempre di consumo responsabile e sono via via più numerose le incombenze in capo ai cittadini. In questo contesto manca però l’esempio di AASS che è chiamata a dare risposte urgenti a coloro che si sentono presi in giro e non sanno come poter far fronte al pagamento di bollette ‘virtuali’ ma che pesano per davvero sui loro portafogli.

 

Sicuramente non è dando la colpa ai lavoratori dell’azienda che si risolve il problema,  perché ogni struttura che ben funziona ha dei vertici che sanno fare a farla  funzionare.

 

Sarebbe quindi ora di trovare soluzioni e non scuse a tutela dei cittadini;  sarebbe ora che l’azienda tornasse ad essere il fiore all’occhiello che era fino a circa cinque anni fa, perché ricordiamoci bene,  ogni epoca ha le sue  difficoltà e la differenza la fa chi riesce a trovare soluzioni,  non ulteriori problemi.

 

18/07/2023                                                                                              Unione Consumatori Sammarinesi

 

 

 

 

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