Riunito il Direttivo Confederale USL: soddisfazione per le firme dei Contratti; il 2023 si conferma anno di forte tutela delle fasce più deboli Il 2023 si conferma per USL un anno di crescita

 
Il Confederale Usl sente dunque forte la responsabilità di rappresentare al meglio i propri iscritti, di qui la soddisfazione per i vari rinnovi contrattuali che hanno segnato positivamente il 2023, sebbene ne manchino all’appello alcuni e l’iter di altri deve ancora concludersi. D’altro canto, non è stato possibile recuperare con gli aumenti contrattuali tutta la perdita di potere d’acquisto determinata dall’inflazione ed è questo gap che si chiede allo Stato, mediante le politiche dei redditi, di andare a colmare. Di qui le motivazioni di uno sciopero che è stata la naturale e doverosa risposta ad un Governo che perlopiù è rimasto silente di fronte alle difficoltà delle persone più fragili. Massima condivisione del direttivo confederale su questo punto.
Nel Confederale si è discusso delle tutele e dei diritti di lavoratori e lavoratrici, così come dei loro doveri. È emersa la preoccupazione anche su quelle persone che, pur lavorando, rischiano oggi di scivolare nella fascia di povertà con tutto quello che ciò comporta e potrebbe comportare. Tra i tanti problemi che assillano la collettività non va dimenticato il tema casa che con i mutui e gli affitti alle stelle, o il carovita in generale, non fa dormire sonni tranquilli alla cittadinanza. Se ci sono stati indubbi passi avanti è grazie alle istanze portate avanti da USL, anche in maniera unitaria con le altre OOSS. Restano però tanti nodi ancora da sciogliere, sui quali si continuerà a battere il chiodo fintanto che non arriveranno soluzioni concrete.
Il Confederale ha inoltre posto l’accento sul fatto che sta purtroppo aumentando in maniera preoccupante la percentuale di chi non ha accesso a un livello di vita dignitoso. A rivelarlo sono tra gli altri, i dati resi noti dalla Caritas che evidenziano troppe famiglie in più prese in carico dalla stessa. Sono dati sconvolgenti che svelano quale sia la realtà del nostro Paese se si scava appena sotto alla superficie.
Lo Stato non può e non deve rimanere inerte mentre il disagio delle persone scandisce il tempo fra un report della Caritas e l’altro, a tal proposito il Confederale ha decretato che l’attività di tutela delle persone deve continuare col massimo impegno e con la ricerca di un dialogo che sfoci in un tavolo tripartito permanente atto a risolvere i troppi problemi ancora sul campo.
San Marino 20/12/2023 Unione Sammarinese Lavoratori

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