Più e più volte siamo tornati a battere il chiodo sul problema casa che, purtroppo, continua ad assillare tanti concittadini.
C’è chi pur avendo sempre pagato regolarmente l’affitto, oltretutto non più giovane, si è trovato a dover fare i conti con una lettera di sfratto, con la prospettiva di rimanere senza casa perché sfortunatamente gli appartamenti in affitto non si trovano o hanno costi proibitivi.
D’altro canto l’edilizia sociale non riesce a soddisfare tutte le esigenze, a darne la misura è purtroppo la lunga lista di domande presentate sin qui.
Altro capitolo è rappresentato da chi la casa l’ha perduta per via della crisi che ad alcuni non ha lasciato scampo, ritrovandosi con l’immobile all’asta. Chi compra non vuol sentire ragioni ma uno Stato non può girarsi dall’altra parte, specie quando ad abitare quegli immobili ci sono anziani fragili senza la garanzia che il trasloco non avvenga in maniera traumatica e soprattutto che ci sia un altro luogo dignitoso nel quale trasferirsi.
In questo caso va sicuramente fatto un plauso alla Segreteria competente che ha cercato in ogni modo di scongiurare scenari non degni di un Paese come San Marino, dandosi da fare perché chi rischiava di rimanere senza un tetto, avesse invece tutta la necessaria protezione.
Alla luce di questa continua emergenza USL ravvisa l’urgente necessità di costituire un tavolo al fine di individuare soluzioni condivise che mettano al sicuro i cittadini più fragili.
Anche i giovani si trovano a un bivio perché gli affitti sono troppo alti e accendere un mutuo non è affatto semplice.
Da un lato è vero che i tassi sono scesi, dall’altro tuttavia anche a causa dello spread, non si può dire siano poco onerosi, specie alla luce del costo della vita.
Se l’inflazione è tornata a livelli ‘normali’, i prezzi rincarati sono rimasti tali.
Abbiamo ascoltato il Segretario per le Finanze fare un’apertura verso un possibile ritorno alla garanzia dello Stato per i mutui prima casa e questo ci trova favorevoli.
Si tratta di una politica che darebbe molto ossigeno alle coppie che desiderano acquistare una casa e formare una famiglia, e quindi iniziare a invertire l’inverno demografico .
Si potrebbe abbassare il tasso di interesse del mutuo per l’acquisto della prima casa in quei Castelli dove l’inverno demografico è più presente, oppure si potrebbero innescare delle azioni incentivanti come ad esempio il non pagamento della refezione per quelle famiglie che hanno un figlio piccolo che entra nei plessi scolastici del Castello.
Oppure si potrebbe non far pagare la tassa di acquisto della prima casa a quelle famiglie che hanno i figli piccoli o sono in procinto di averne; questi sono solo alcuni suggerimenti per poter far sì che i Castelli meno popolati si popolino e non perdano ancora di più la loro dignità con la chiusura di Servizi che a livello economico sono considerati troppo onerosi.
Il contrasto all’inverno demografico è scritto sul programma di Governo, l’auspicio è che si imbocchi questa strada prima di subito, passando anche a una rimodulazione del mutuo prima casa che possa così diventare più fruibile grazie alla garanzia dello Stato.
10/11/2024 Unione Lavoratori Sammarinesi