È obbligo e quantomai lodevole seguitare a celebrare il giorno della memoria, specie qui a San Marino dove mai dovrà essere dimenticato lo sforzo eroico che è sfociato nel mettere al riparo, al tempo delle leggi razziali, tantissimi ebrei, condannati altrimenti alle persecuzioni naziste.
Il Giorno della Memoria, il 27 gennaio, che rimanda alla data in cui le truppe sovietiche liberarono i deportati rinchiusi nei lager di Auschwitz, si prefigge di tenere alta l’attenzione sulla pagina di storia più nera mai scritta nella storia dell’uomo per fare in modo che resti inedita, che non venga un tempo in cui, perdendone la memoria, qualche pazzo potrebbe costringerci a riviverla.
Tuttavia, mentre giustamente, con grandissimo coraggio, i sopravvissuti narrano le loro macabre testimonianze su quanto è stato, la mente non può esimersi dall’andare in quel teatro di guerra che è oggi diventata la Palestina.
Ferma deve essere la condanna contro l’attentato del 7 ottobre ma altrettanto ferma deve esserlo quella per una guerra che per fermare il terrorismo stermina migliaia di civili e non si fa scrupolo di colpire abitazioni, scuole, ospedali.
“Bisogna anche aver ben chiaro che tutte le guerre, tutte le atrocità, devono essere condannate perché non esistono conflitti che provocano stermini di serie A o B a seconda della zona geopolitica in cui si trovano”, afferma l’SG Francesca Busignani.
Se veramente vogliamo estrarre qualche frammento di luce da un passato atroce forse ci dovremmo anche interrogare sul perché la comunità internazionale continua a trovare miliardi per comprare munizioni alimentando guerre propagandate come giuste mentre l’azione diplomatica fatica ad arrivare verso l’agognata pace.
“Il nostro istinto ci spinge a stare da una parte o dall’altra – scriveva Natalia Ginzburg – Ma in verità è forse impossibile oggi stare da una parte o dall’altra. Gli uomini e i popoli subiscono trasformazioni, rapidissime e orribili. La sola scelta che a noi è possibile è di essere dalla parte di quelli che muoiono o patiscono ingiustamente”.
San Marino 25/01/2024 Unione Lavoratori Sammarinesi