USL: NON POSSIAMO RISCHIARE DI PERDERE I LAVORATORI DEL SETTORE TURISTICO-RICETTIVO CHE VANNO TUTELATI, VALORIZZATI, FATTI SENTIRE AL SICURO

Alla fine l’importante è non smettere di credere che ciò che ci viene raccontato sia ve-ro, che tutto sommato siamo di fronte a un mercato del lavoro in crescita e che non vi è alcuno scenario futuro peggiore. È notizia di questi giorni che un ristoratore italiano ha ‘assunto’ due robot per carenza di personale, perché nessuno avrebbe risposto al suo annuncio.
Il rischio a ben vedere è quello che passi un messaggio superficiale e soprattutto non veritiero.
Ben venga l’intelligenza artificiale se serve a portare nuovo benessere ma quello che va messo al centro, tutelato, valorizzato e protetto, è ancora il capitale umano.
I lavoratori impiegati nell’ambito turistico e ricettivo sono coloro che notoriamente lavo-rano anche la sera e durante le festività e purtroppo si sono verificati non pochi casi in cui quel lavoro è stato sottopagato o pagato solo in parte. Non sarà per questo che si fatica a trovare personale? Di più la stretta dell’inflazione ha eroso una grossa fetta di stipendio a tutti i lavoratori e in tanti corrono il rischio di non farcela più, di scivolare sotto la soglia di povertà. Lavorare in condizioni simili non è mai facile e la soluzione non è quella di guardare ad un mercato alternativo fatto magari di robot.
Non è nemmeno quella di correre ai ripari con dei bonus ma il fatto che in Italia si stia percorrendo quella strada, dà la misura di quanto sia grande il problema.
Si tratta comunque di una misura che riconosce un aumento pari al 15% sui compen-si per straordinari e lavoro notturno per i mesi da gennaio a giugno 2024. Da conside-rare che stiamo parlando di un trattamento integrativo che giustamente non concorre alla formazione del reddito del lavoratore.
“I lavoratori hanno bisogno di ossigeno – ha sottolineato il Segretario della Federazio-ne Servizi e Commercio Marco Santolini – non bastano gli aumenti ottenuti fin qui. È importantissimo cominciare a ragionare a trecentosessanta gradi su come trattenere i lavoratori di un settore di cui essi rappresentano il cuore e l’anima. Alla fine del 2024 scade il contratto e lavoreremo per ottenere nuovi, importanti aumenti economici e di-ritti, va tuttavia fatto un ragionamento anche con la politica per salvaguardare i lavora-tori del settore”.
San Marino 18/04/2024 Unione Sammarinese Lavoratori – USL

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