USL: LICENZIAMENTO PER SCARSO RENDIMENTO, DI FATTO ANCORA TUTTO DA DEFINIRE

È approdato sulla stampa il Progetto di Legge di riforma sulle norme di Disciplina per i pubblici dipendenti, ad oggi non ancora approvato in seconda lettura.
Tutta l’attenzione si è concentrata sull’introduzione del licenziamento per scarso rendimento.
Un principio che il progetto di legge introduce formalmente, ma che di fatto al momento esiste solo sulla carta.
Questo perché le Associazioni Sindacali hanno chiesto e ottenuto che le procedure, le modalità e tutti i presupposti che sottendono il licenziamento per scarso rendimento, vengano definiti mediante concertazione. L’accordo è dunque tutto da costruire e non potrà discostarsi o essere più incisivo di quanto già in essere per i Dirigenti, rispetto ai quali si può parlare di valutazione gravemente negativa quando, per almeno due anni consecutivi, non abbiano raggiunto almeno il 25% degli obiettivi.
Più in generale il Progetto di Legge ha radici lontane e mette in pratica direttive che risalgono alla riforma della PA del 2009-2011, che già richiama l’avvicinamento al comparto privato.
Limitati i margini di contrattazione essendo un progetto di legge anche se, parlando prettamente di metodo, gli incontri con le Associazioni Sindacali ci sono stati.
Riteniamo pertanto prematuro dare informazioni specifiche sull’introduzione di un elemento i cui contenuti devono essere ancora ampiamente definiti.
San Marino 29/09/2022 La Federazione Pubblico Impiego USL

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