In questi anni UCS ha tenuto alta l’attenzione su un tema che tocca corde sensibili come quello della casa, perché continua a crescere il rischio che tante persone siano condannate a rimanere senza.
È per questa ragione che il dialogo con la Segreteria al Turismo che ha la delega all’Edilizia Sociale è stato costante. Da un lato è sacrosanto, a fronte di necessità sempre crescenti, controllare che chi beneficia di determinati diritti abbia effettivamente i requisiti contemplati dalla legge, dall’altro urge una norma più evoluta e al passo con i tempi.
Ci sono per esempio tante persone malate o disabili con difficoltà molto maggiori rispetto ad altri per le quali non è giusto tener conto del solo requisito economico. “Non c’è ingiustizia più grave che fare le parti uguali tra diversi”. Ed in ogni caso, così come fatto notare in molteplici incontri, anche il solo requisito economico d’accesso a distanza di quasi 30 anni deve, anzi doveva essere adeguato perlomeno al costo della vita.
Dai numeri diffusi dalla Segreteria al Turismo in una recente conferenza stampa, apprendiamo che dal 2020 le richieste per le case popolari sono addirittura triplicate e oggi a fronte di 64 convenzioni attive, sono ben 55 le famiglie in attesa di una risposta.
Il caro affitti come si vede rischia di avere conseguenze drammatiche e di far precipitare tante persone sotto la soglia di povertà. Non va meglio purtroppo con i mutui le cui rate sono aumentate in maniera esponenziale per cui in troppi non stanno riuscendo a pagarle.
Il Decreto che doveva mitigare le rate dei mutui è stato ratificato lo scorso 19 marzo ma per presentare la domanda c’era tempo soltanto fino al 31 marzo. Come era prevedibile in tanti non sono riusciti ad aderire purtroppo.
Avevamo chiesto di prorogare tale scadenza, ma le problematiche della gente comune probabilmente per qualcuno, non hanno lo stesso rilievo dei grandi correntisti.
San Marino, 08 aprile 2023 Unione Consumatori Sammarinesi