Ripresi gli incontri per il contratto commercio, ma con un nulla di fatto

Dopo lo sciopero dello scorso 4 novembre, le OOSS hanno chiesto un nuovo incontro a OSLA e USC, svoltosi nei giorni scorsi, ma in tale occasione le associazioni di categoria hanno avanzato una proposta di aumento ancora troppo bassa. Inoltre, hanno ribadito che aumenti retributivi superiori al 4,5%, percentuale da loro preannunciata nel luglio scorso, saranno possibili solo a fronte di modifiche legislative peggiorative per i lavoratori, in cui si vorrebbero ridurre, tra gli altri, permessi di studio e matrimoniali. All’incontro erano presenti i Segretari Generali delle Federazioni Servizi delle tre organizzazioni sindacali, unitamente ad una delegazione di rappresentanti sindacali del settore. Presente anche l’amministratore di un’impresa commerciale che in occasione dello sciopero del 4 novembre, come già denunciato dai sindacati, aveva esercitato pressioni e intimidazioni al fine di indurre i lavoratori a non partecipare alla astensione dal lavoro. Suddetto amministratore – presente all’incontro di martedì in quanto presidente della sezione commercio dell’OSLA – si è “difeso” affermando che il diritto allo sciopero è legittimo tanto quanto il diritto di un’impresa a ridurre il personale a fronte di un calo del fatturato. Peraltro la stessa OSLA non ha nemmeno accennato ad una presa di distanza da questo comportamento e da queste dichiarazioni, del tutto inaccettabili, che ci riportano indietro di molti decenni. Tale deprecabile episodio è approdato in questi giorni anche in Consiglio Grande e Generale. Inutile dire che l’incontro si è concluso con un nulla di fatto. Nei prossimi giorni si potrebbero svolgere altri incontri con le controparti, ma quanto accaduto può pregiudicare e gettare molte ombre sul prosieguo del confronto. Anche alla luce dell’esito di questo incontro, continua lo stato di mobilitazione dei lavoratori del settore, con possibili ulteriori iniziative.

FSC-USL, FUCS-CSdL, FSC-CDLS

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