INTERVENTO DEL SEGRETARIO GENERALE USL, FRANCESCA BUSIGNANI, AL 21° CONGRESSO CONFEDERALE CSDL

Gentilissima Presidenza, cari Delegati, Autorità presenti, amici e amiche, compagne e compagni, è un piacere per me prendere la parola in questa importante occasione e voglio, innanzitutto, ringraziare il Segretario Generale uscente Enzo Merlini per l’invito. Per la prima volta, USL partecipa a un Congresso della CSdL, un segnale importante che apprezziamo e riconosciamo come passo avanti nel dialogo tra le nostre organizzazioni. Sono convinta infatti che il dialogo non sia solo un’opzione, ma una responsabilità che le persone lungimiranti, si assumono per il bene di tutti. Oggi siamo qui non per affermare chi ha più ragione nelle sue esternazioni, siamo qui per confrontarci, siamo qui per costruire percorsi comuni nella legittimità delle nostre differenze. USL non è un Sindacato che si allinea, ma una realtà che sa convergere per puntare con forza e con fermezza sugli obiettivi di tutela delle persone. Siamo un Sindacato che sa riconoscere i meriti altrui. Permettetemi quindi di riconoscere il ruolo storico della CSdL, la prima organizzazione sindacale di San Marino, una realtà solida che ha attraversato ottant’anni di storia vincendo battaglie importanti. Una storia che merita rispetto e considerazione. Come USL ci avviciniamo al nostro 18° anniversario: siamo più giovani, ma la nostra determinazione è altrettanto forte. Da tre anni siamo il secondo Sindacato del Paese, proprio perché lavoriamo con il massimo impegno per tutelare e difendere i diritti delle lavoratrici, dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, delle persone tutte, vincendo battaglie per loro, per tutti noi, non per altro. E proprio parlando di diritti, voglio essere molto chiara su un punto: chiediamo rispetto. Rispetto nei rapporti reciproci, evitando giudizi pubblici inappropriati e non pertinenti che rischiano solo di alimentare divisioni inutili. Noi non ci permettiamo di farlo, ci aspettiamo lo stesso rispetto.

I giovani, i giovani vanno ascoltati, ci devono essere opportunità e appetibilità per loro, altrimenti rischiamo di perdere la forza vitale della nostra società. E cosa dire dei lavoratori precari, costretti a lottare con l’incertezza, senza la possibilità di pianificare il futuro. Dei lavoratori più anziani, che troppo spesso si trovano a dover affrontare pregiudizi legati all’età. Delle persone con disabilità, che ancora devono combattere sovente contro barriere fisiche e culturali anche nei luoghi di lavoro, senza il supporto che meritano. Dei pensionati che non hanno luoghi di reale aggregazione e che spesso si sentono emarginati. Tutte queste persone, donne, giovani, lavoratori, precari, anziani, persone con disabilità, pensionati sono parte della nostra comunità, delle nostre radici e del nostro futuro. Abbiamo il dovere, il compito, di costruire una San Marino che sia un esempio di giustizia sociale, che non li lasci indietro, che non lasci indietro nessuno. Una San Marino che affronti con maggior determinazione, la denatalità, il precariato, che difenda i salari, che sconfigga la violenza e che tuteli le categorie più fragili. Una San Marino che rispetti le nuove identità sociali e che le accolga con rispetto anche nel mondo del lavoro. Perché la forza di un Paese si misura dalla sua capacità di includere, di aiutare e di valorizzare ogni singolo individuo. Per farlo, servono nuove forme di protezione e inclusione, servono politiche intelligenti, coraggiose, che puntino sull’efficienza, sull’impegno e su una visione strategica e lungimirante del futuro. Non possiamo permetterci politiche miopi, tagli e tasse che soffocano i lavoratori e le imprese. Ci vuole equità, ci vogliono politiche di welfare e fiscali che mettano al centro le persone e non solo i bilanci. Il nostro “NO”, il NO di USL, alle politiche di decrescita sarà sempre forte e chiaro. Non siamo qui per abbassare la testa, non siamo qui per accontentarci. Siamo qui per costruire una San Marino che faccia sentire tutti, senza distinzione, al centro del proprio futuro. Permettetemi quindi di concludere con un messaggio diretto al Segretario Generale ed ai vertici della CSdL: abbiamo fatto i primi passi, ma se davvero vogliamo costruire un’Unità Sindacale solida e duratura per una San Marino più equa, più giusta, più forte, più tutelante, dobbiamo farlo passo dopo passo, con parole oneste, gesti concreti e un rispetto reciproco che vada oltre ogni divisione. Noi siamo pronti a farlo: facciamolo insieme, ma facciamolo davvero.

Grazie e buon Congresso a tutti.

Francesca Busignani

San Marino li, 19/02/2025

SG Unione Sammarinese Lavoratori – USL

Intervento SG USL Busignani 21esimo Congresso CSdL

Video Intervento SG Busignani

 

 

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