Il caldo estremo rappresenta una minaccia concreta per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sia negli ambienti chiusi non adeguatamente climatizzati, sia all’aperto. Per USL si tratta di un tema di vitale importanza.
È da anni che sollecitiamo l’apertura di un Tavolo stabile presso la Segreteria di Stato competente con le parti sociali per definire soluzioni strutturate prima dell’arrivo dell’estate: quel Tavolo è stato finalmente attivato e ha portato all’emanazione del “Regolamento per la protezione della salute e sicurezza dei lavoratori durante i periodi di caldo estremo-microclima”, pubblicato ad valvas il 24 giugno 2025.
Un passo avanti importante, che accogliamo positivamente, anche perché, grazie all’attuale Segreteria di Stato, è frutto di un lavoro condiviso al quale abbiamo contribuito presentando osservazioni puntuali che in buona parte sono state accolte.
Ora è fondamentale che la norma venga monitorata attentamente e, se necessario, aggiornata o ampliata tempestivamente per rispondere ai bisogni reali.
Con questo regolamento si vanno a prevedere all’art. 3 gli obblighi a carico dei datori di lavoro sia pubblici che privati in cui l’aspetto più importante è rappresentato dalle modalità per affrontare le condizioni climatiche critiche, ovvero temperature sopra i 35 gradi centigradi e o situazioni di disagio del microclima. Di importante rilievo anche le misure specifiche disposte per le prestazioni svolte all’aperto.
Fondamentale la previsione di aggiornare il documento di valutazione dei rischi, DVR, di ciascuna azienda entro il 31 marzo 2026, nonché il piano operativo di sicurezza, precisando però che i datori di lavoro sono tenuti ad attenersi alle disposizioni del regolamento, adottando tutte le misure necessarie a garantire la tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Accanto agli obblighi dei datori, resta ovviamente il dovere del lavoratore di segnalare tempestivamente eventuali condizioni di fragilità al Medico del Lavoro, per far sì che il datore di lavoro possa prevedere ulteriori misure di protezione per esempio per donne in gravidanza o lavoratori affetti da patologie croniche.
Giocherà un ruolo fondamentale la circolare che dovrà essere adottata entro due mesi dal Dipartimento Prevenzione di ISS dove verranno definite le linee di indirizzo volte a valutare il rischio da stress termico, tenendo conto dei fattori ambientali, personali e organizzativi che possono influenzare l’esposizione.
USL resta a disposizione dei lavoratori che vogliano approfondire i contenuti del regolamento auspicando che i datori di lavoro a loro volta, siano tempestivi nell’informare i propri dipendenti in modo chiaro e comprensibile.
Comunicato stampa
Unione Lavoratori Sammarinesi USL
