INIZIATIVA UN ALBERO ROSSO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE E DI GENERE

INAUGURATO DA USL E UCS L’ALBERO ROSSO A MONTECERRETO

 

Nella giornata di ieri, 30 giugno, presso il Parco di Montecerreto, alla presenza delle Loro Eccellenze, Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini, dei Segretari di Stato Canti, Ciavatta e Tonnini, dei Capitani di Castello, dei Comandanti di Polizia Civile e Gendarmeria, rappresentanti di Associazioni e Sindacati e tanti altri graditi ospiti, è stato inaugurato L’albero rosso: il primo di una serie di progetti contro la violenza di genere e sulle donne, fortemente voluti da Giorgia Giacomini, Segretario Generale USL e Francesca Busignani, Presidente UCS.

Le massime cariche dello Stato hanno provveduto al taglio del nastro, ed è stata scoperta la targa commemorativa dell’opera dell’artista Gabriele Gambuti. Sono seguiti gli interventi del Segretario di Stato al Territorio Stefano Canti, che con la sua Segreteria ha patrocinato l’iniziativa, e quelli del Segretario Generale USL Giacomini e del Presidente UCS Busignani.

“È stata scelto come data per l’inaugurazione un giorno qualunque, perché è proprio durante un giorno qualunque che nel mondo, avvengono episodi di molestie e violenza contro le donne e di genere, in famiglia, nei luoghi pubblici, negli ambienti di lavoro, e spesso anche nei parchi che dovrebbero essere luoghi di puro svago” afferma Giorgia Giacomini. E continua “La violenza di genere in tutte le sue forme costituisce una grave violazione dei diritti umani tra le più diffuse al mondo, è un problema sociale di tutti che non riguarda solo le donne, ricordiamolo.”

“Ricordiamoci sempre”, sottolinea Francesca Busignani, “che la diversità non è un valore, è l’uguaglianza il valore della diversità e l’uguaglianza implica pari dignità, pari diritti e pari opportunità fra gli esseri umani, senza alcuna violenza fisica o verbale, tutti i cittadini devono avere pari dignità sociale e devono essere eguali, senza distinzione di sesso, di razza, di condizioni personali e sociali”.

Quello che era un albero non più attivo destinato sicuramente ad essere abbattuto, grazie alla donazione dell’UGRAA e all’estro di Gambuti è divenuto una vera e propria scultura che parla ai viandanti facendoli riflettere su questi importanti e sensibili temi.

E stato scelto un albero in quanto l’albero è simbolo e immagine di un percorso, inteso come processo di crescita e di evoluzione, e non c’è nulla di più importante che far crescere una cultura del rispetto tra generi che, rappresenta un necessario traguardo per giungere alla consapevolezza, abbattendo stereotipi e pregiudizi, che qualsiasi violenza, sulle donne o di genere, è un qualcosa che deve essere estirpato alla base.

Il colore rosso ricorda il colore del sangue, che se versato simboleggia violenza, ma che soprattutto rappresenta, per tutti noi, l’energia vitale e quindi la “forza buona” dell’essere umano.

Il Filo Rosso, che avvolge i rami dell’albero, sarà il simbolo del percorso che dal 25 novembre 2020 al 25 novembre 2021 traccerà una linea che legherà una serie di nostre iniziative, per dire a tutti che non solo il 25 novembre ma insieme, ogni giorno, ogni minuto, dobbiamo tenere alta l’attenzione contro la violenza di genere. Iniziative che partendo dal tema della violenza sulle donne e di genere toccheranno tutti gli aspetti riguardanti le disparità, le discriminazioni, le disuguaglianze, il mobbing, ma anche il tema delle pari opportunità, della conciliazione dei tempi di vita e lavoro, dei soffitti di cristallo.

Ed infine l’opera si completa con un cuore, anch’esso con un duplice significato. Se da un lato sono molti i cuori colpiti da violenze e cattiverie di ogni genere, basti pensare ai femminicidi, balzati alle cronache anche questi giorni, dall’altro il cuore rappresenta amore, il centro universale delle emozioni positive e costituisce da sempre nell’immaginario collettivo il “luogo” in cui anima e corpo si “incontrano”, dove albergano la sincerità, la bontà e la profondità dei propri sentimenti positivi.

Questo è il messaggio che vogliamo lanciare con l’ALBERO ROSSO

       Francesca Busignani                                                              Giorgia Giacomini

             Presidente                                                                    Segretario Generale

Unione Consumatori Sammarinese                                       Unione Sammarinese Lavoratori

 

 

INAUGURAZIONE ALBERO ROSSO – PARCO DI MONTECERRETO

  30 06 2021

 

Innanzitutto ringrazio gli Ecc. mi Capitani Reggenti che ci onorano con la loro presenza, il Seg. di Stato Territorio e Ambiente per la presenza e la cortese concessione del Patrocinio, le istituzioni e le associazioni presenti che rendono questo momento così solenne, gli amici dei Direttivi, tutti i presenti, l’UGRAA per aver donato l’albero non più attivo e aver contribuito alla realizzazione dell’opera, l‘artista e amico  Gabriele Gambuti per la creazione dell’opera stessa il cui valore simbolico è evidente ma il cui significato verrà giustamente approfondito.

Prima di illustrare l’opera, è tuttavia inevitabile non fare alcune riflessioni insieme a tutti voi:

e ammetto di essere molto emozionata e confortata dalla Vostra presenza così numerosa a questo evento, indice di come sia viva la attenzione su questi temi.  

Oggi è il 30 giugno 2021, un giorno qualunque. Ed è stato volutamente scelta una data “anonima” (non ‘l 8 marzo, non il 25 novembre) perché è durante un giorno qualunque che nel mondo, avvengono episodi di molestie e violenza contro le donne e di genere, in famiglia, nei luoghi pubblici, negli ambienti di lavoro, anche in un parco come questo.

USL e UCS hanno da sempre a cuore il tema della violenza sulle donne e di genere, ma per dare continuità a questo impegno, abbiamo lanciato il progetto “Il Filo Rosso”.

Il Filo Rosso, che avvolge i rami di questo albero, sarà il simbolo del percorso che dal 25 novembre 2020 al 25 novembre 2021 traccerà una linea che legherà una serie di nostre iniziative, per dire a tutti che non solo il 25 novembre ma insieme, ogni giorno, ogni minuto, dobbiamo tenere alta l’attenzione contro la violenza di genere.

Iniziative che partendo dal tema della violenza sulle donne e di genere toccheranno tutti gli aspetti riguardanti le disparità, le discriminazioni, le disuguaglianze, il mobbing, ma anche il tema delle pari opportunità, della conciliazione dei tempi di vita e lavoro, dei soffitti di cristallo.

  Iniziative che culmineranno con una fiaccolata con torce rosse, che si terrà, nel centro storico del paese il 25 novembre 2021 e che accenderà la notte contro il buio della violenza con l’impegno a non far mai spegnere la luce e l’attenzione su questi temi.

La violenza di genere in tutte le sue forme costituisce una grave violazione dei diritti umani tra le più diffuse al mondo, è un problema sociale di TUTTI che non riguarda solo le donne, ricordiamolo.

Dati recenti confermano che quello della violenza sulle donne e di genere in ambito familiare, domestico e sui luoghi di lavoro rappresenta purtroppo un fenomeno ancora troppo diffuso, fenomeno reso ancora più grave dalla pandemia, e pertanto è necessario non abbassare la guardia.

Nel mondo, in Europa ed in Italia la violenza contro le donne interessa 1 donna su 3, fenomeno presente purtroppo anche nel nostro territorio

Per questo organismi internazionali quali OMS, ILO, ONU, solo per portare alcuni esempi, invitano con urgenza a lottare contro ogni forma di violenza fisica o psicologica e a realizzare l’uguaglianza di genere.

Anche i sindacati, con l ‘obiettivo di mirare alla sostenibilità sociale e ambientale, hanno nella loro Agenda l’impegno a intraprendere maggiori sforzi per arrivare alla parità di genere nel lavoro e nella società, una società inclusiva  con normative e politiche tese ad affrontare ogni forma di discriminazione.

La parità e la lotta alla violenza di genere non sono solo un diritto umano fondamentale, ma condizioni necessarie per un mondo prospero, sostenibile e in pace.

Dobbiamo unire le forze, condividere un percorso e lavorare in modo integrato creare una vera e propria rete, fra tutti gli attori e tutte le Istituzioni, servizi sanitari, consultori, associazioni, enti, organizzazioni sindacali, associazione consumatori, forze dell’ordine, predisporre ulteriori misure legislative e promuovere il cambiamento dei comportamenti socio-culturali, perché nessuno può farcela da solo e sono necessari l’impegno e la consapevolezza di tutti, uomini e donne.

Il modo più efficace per eliminare violenze e molestie di genere è la prevenzione e la sensibilizzazione: oltre alla famiglia, la scuola e i luoghi di lavoro sono gli ambienti più idonei per intervenire, prevenire e sconfiggere questi eventi.

Solo partendo dall’infanzia e fino all’Università si può agire per una crescita della cultura del rispetto tra generi che rappresenta un necessario traguardo, realizzare progetti di ricerca e di formazione, trattando temi volti, da un lato, al superamento degli stereotipi e dei pregiudizi, dall’altro alla pari valorizzazione delle persone in ogni contesto.

E le nostre prime iniziative riguarderanno perciò sia la scuola che il mondo del lavoro.

Insieme all’Università, al Dipartimento Istruzione, con il patrocinio delle Segreterie di Stato e delle Giunte di Castello, sta per essere lanciato il progetto “Anche i muri lo dicono: basta con la violenza. Verrà bandito un concorso a cui parteciperanno i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado per la realizzazione di disegni, 9 dei quali verranno premiati e diventeranno nove meravigliosi Murales, 1 per ogni Castello di San Marino; dei VECCHI MURI che anziché rappresentare una barriera o un ostacolo, saranno loro stessi messaggeri e arriveranno con le loro immagini direttamente al cuore della gente.

E il mondo del lavoro:

La violenza e le molestie nel mondo del lavoro rimangono uno dei problemi impellenti, colpendo tutti i paesi, le professioni e le modalità di lavoro.

USL ritiene che sia arrivato il momento di impegnarsi ancora più a fondo nelle aziende con i lavoratori e i datori di lavoro, nelle assemblee, negli spazi della contrattazione, per diffondere la cultura del rispetto delle diversità: tutti abbiamo il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro sano e virtuoso in cui sia rispettata la dignità di ognuno.

Il 21 giugno 2019, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha adottato a Ginevra la Convenzione n. 190 sulla violenza e le molestie nel mondo del lavoro.

Tappa storica: per la prima volta, abbiamo una definizione univoca, e per la prima volta, in un trattato internazionale, si riconosce che la violenza e le molestie nel mondo del lavoro rappresentano una violazione dei diritti umani, sono inaccettabili e incompatibili con il lavoro dignitoso, la giustizia sociale e rappresentano una minaccia alle pari opportunità.

USL ha chiesto la ratifica a San Marino della Convenzione.

Inoltre ci siamo chiesti: cosa possiamo fare di concreto?  Unione Sammarinese dei Lavoratori ha perciò predisposto un protocollo d’intesa, UN VERO PATTO fra OOSS, datori Pubblici e Privati, per impegnarsi assieme e dichiarare “tolleranza zero” ad ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza nel luogo di lavoro.

Il protocollo sara’ un ulteriore tassello, un vero rafforzamento delle normative esistenti: attraverso percorsi formativi sulla salute e sicurezza in ottica di genere; piani aziendali condivisi per meglio armonizzare la vita lavorativa e la vita personale/familiare; attraverso la realizzazione di vere e proprie campagne di prevenzione e sensibilizzazione pubbliche e aziendali.

 

Queste erano premesse necessarie prima di arrivare alla vera e propria presentazione dell’opera l’Albero Rosso, realizzata da Gabriele, albero non più attivo che anziché essere abbattuto diventa oggi una scultura che parla ai viandanti su questi importanti e sensibili temi.

 

Concludo dicendo, prima di passare la parola a Francesca, che la strada per un mondo libero da molestie, violenza, discriminazioni, intolleranze è certamente lunga e faticosa.

Ma importante è partire dalla consapevolezza che, senza rispetto, non c’è dignità, senza dignità, non c’è giustizia sociale né libertà.

Ora sappiamo qual è la strada da seguire e le azioni da intraprendere per prevenire e contrastare questi fenomeni, strada che ci dovrebbe accompagnare verso un futuro che vogliamo: un futuro fondato sulla dignità e il rispetto di tutte le persone, bambine e bambini, donne e uomini, lavoratrici e lavoratori, dove ognuno possa esprimere al meglio la propria identità ed il proprio talento.

Grazie a tutti.                                                   

Giorgia Giacomini

Segretario Generale USL

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