USL: TENDENZA POSITIVA NEL MERCATO DEL LAVORO SAMMARINESE, IMPERATIVO PERÒ MONITORARE L’ECONOMIA E LE TENSIONI POLITICHE INTERNAZIONALI PER NON FARSI TROVARE IMPREPARATI AD UN’ EVENTUALE RECESSIONE.

L’elaborato degli esperti della Banca d’Italia sintetizzato evidenzia che “il PIL dell’Italia sta aumentando, l’inflazione sta diminuendo nettamente nel 2024, anche se in leggera risalita nel successivo biennio”. Ma lo scenario previsivo presuppone che il conte-sto internazionale, seppure incerto, non abbia particolari tensioni che ricadrebbero inevitabilmente sui mercati delle materie pri-me energetiche e su quelli finanziari con rialzi notevoli rispetto alle previsioni fatte.
“Anche se al momento vedo una tendenza positiva nel mercato del lavoro qui a San Marino, con un tasso di disoccupazione al 2,5% e una crescita occupazionale del 3% rispetto all’anno precedente, nell’attuale contesto di incertezza dell’economia globale, ritengo sia fondamentale mantenere una consapevolezza elevata su possibili scenari di recessione anche qui nella nostra Re-pubblica – afferma l’SG USL Francesca Busignani. È essenziale agire con determinazione per evitare ciò che è accaduto negli ultimi anni. Dobbiamo essere proattivi nell’adottare misure preventive e strategiche per proteggere l’economia di San Marino. Questo richiede politiche economiche mirate, investimenti strategici e un solido sostegno alle imprese e ai lavoratori. È fonda-mentale che tutti noi siamo pronti ad affrontare le sfide che potrebbero presentarsi, anche quando i nostri indicatori locali e non solo, sembrano positivi”.
Il dato inflattivo sammarinese, quello dei primi tre mesi del 2024, non è ancora disponibile, parimenti altri dati come l’Indagine sui consumi e lo stile di vita delle famiglie sammarinesi è fermo al 2018.
Secondo le stime dell’Istituto Nazionale di Statistica italiano, ISTAT, l’inflazione di fondo si attesta poco sopra al 2% per il 1° trimestre 2024, ma questa percentuale nasconde una realtà più complessa: i costi dei beni essenziali come alimentari, beni in generale, bollette, affitti prestiti bancari e mutui hanno pesato nel biennio precedente in maniera importante sulle tasche dei lavora-tori, ed inoltre, ad oggi, rimangono ancora troppo alti. Il potere d’acquisto perso nel corso degli anni, colmato in parte dai rinnovi dei contratti, non è stato ancora recuperato tramite politiche di welfare-state a San Marino e tutto ciò ha messo a dura prova le persone.
Le parole del Governatore Onorario di Banca d’Italia Visco richiamano l’attenzione sull’urgenza di interventi immediati da parte della Banca Centrale Europea (BCE); Fabio Panetta, Governatore di Banca d’Italia, afferma che: “L’inflazione è in rapido calo”, “rendendo possibile un taglio dei tassi”.
Quindi la BCE dovrebbe cominciare a tagliare i tassi di interesse senza ulteriori indugi, respingendo l’ipotesi di farlo a giugno.
Purtroppo, sembra che La Banca Centrale Europea abbia mantenuto i tassi fermi invece, non imboccando la strada paventata da Visco e Panetta. A questo punto se così fosse, le conseguenze per l’economia reale potrebbero essere decisamente molto pesanti; infatti in caso di mantenimento del costo del denaro ai livelli del 2022-23 si potrebbe assistere ad un passaggio nella zona definita “a rischio”, o addirittura “fortemente a rischio”.
Inoltre, è importante riconoscere che una delle principali cause dell’aumento dell’inflazione è stata la pandemia e il conflitto in Ucraina. È chiaro che non possiamo più ignorare il ruolo destabilizzante di questa crisi regionale sull’economia globale, compresa quella sammarinese.
Quindi se lo scarso dinamismo del commercio mondiale persistesse a lungo, con un eventuale aggravarsi delle tensioni politi-che internazionali o con il sopraggiungerne di nuove, la situazione non sarebbe poi così rosea.
È imperativo che le Istituzioni adottino misure efficaci per prepararsi ad affrontare questa possibile sfida e proteggere quindi i cittadini da un’eventuale ulteriore escalation dei prezzi e da una possibile riaccentuazione dell’instabilità finanziaria.
“È necessario concentrarsi sulla protezione delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati – prosegue l’SG USL Francesca Busignani – ciò significa non solo assicurare aumenti salariali adeguati attraverso il rinnovo dei contratti collettivi, ma anche implementare politiche di welfare state robuste che garantiscano un sostegno efficace a coloro che ne hanno bisogno, considerando anche il fatto che si deve tutelare anche chi rischia di entrare nella categoria dei bisognosi. In conclusione, ci troviamo di fronte a una scelta cruciale, o attendere gli eventi e pensare a possibili soluzioni dopo che il problema si manifesta in tutta la sua pie-nezza o essere vigili e agire per tempo e con determinazione per evitare una possibile recessione, che potrebbe avere conseguenze ancor più catastrofiche su moltissime persone.”

14/04/2024 Unione Sammarinese Lavoratori – USL

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