Il Segretario con delega alla Famiglia ha di recente dichiarato di essere al lavoro per mettere a punto nuovi strumenti normativi che contrastino l’inverno demografico più efficacemente di quanto fatto sin qui. Del resto, è scritto a chiare lettere anche sul Programma di Governo che si deve andare verso il lavoro flessibile in modo che sia possibile conciliare vita lavorativa e famiglia.
Oggi più che mai è evidente che non tutte le famiglie sono uguali. Aumentano i casi di bambini con bisogni specifici, che richiedono una maggiore presenza e cura da parte dei genitori. In molte situazioni, poi, il carico ricade su un solo genitore. È quindi fondamentale garantire a queste lavoratrici e lavoratori la possibilità di mantenere il proprio impiego, senza rinunciare al diritto di occuparsi dei propri figli, nei momenti in cui la scuola o i servizi estivi non coprono la giornata.
“La normativa sammarinese, n. 129 del 2022, “Interventi a sostegno della genitorialità e della natalità” – ha dichiarato il Segretario della Federazione Pubblico Impiego USL Simona Mazza – già prevede, all’art. 27 ’congedo per prestatori di assistenza’ la possibilità, nel caso di grave disabilità del figlio, di richiedere congedi parentali pari ai 4/5 dell’orario di lavoro. La stessa normativa contempla all’art. 38 la possibilità di richiedere un orario flessibile. Poi si tratta ovviamente di applicare la normativa al caso specifico e si deve mettere in conto il fatto che una persona che magari fa i turni, potrebbe, per un determinato periodo di tempo, non avere più possibilità di farli. È evidente che questa situazione potrebbe generare disagi nell’organizzazione del lavoro e che i turni scoperti non possono gravare sui colleghi. Sarà compito della dirigenza valutare con responsabilità il fabbisogno del servizio e, se necessario, prevedere l’inserimento di nuove risorse. La disabilità, così come la denatalità, richiede uno sforzo collettivo e una visione lungimirante. In fondo, se una persona più fragile è costretta a restare indietro, significa che come comunità – e come sistema – abbiamo fallito”.
Come Sindacato incontriamo tantissime persone che ogni giorno combattono una guerra. Si tratta di donne e uomini che profondono ogni energia per prendersi cura dei propri cari, determinati a non mollare mai e a garantire loro il futuro che meritano.
“Tra questi casi abbiamo seguito recentemente un papà single con l’onore e l’onere di crescere da solo e senza aiuti, il figlio autistico – prosegue il Segretario Federale Mazza – con un buon esito. Ritengo che spetti a tutti noi e in primis allo Stato, che deve dare il buon esempio, fare in modo che tutti i papà o le mamme in condizioni simili, non siano schiacciati dal peso delle proprie responsabilità ma che riescano a conciliare vita lavorativa e familiare e che nonostante le mille difficoltà possano garantire un clima sereno e la giusta tranquillità al loro bambino/a”.
Come USL siamo soddisfatti di aver contribuito concretamente alla risoluzione del caso che abbiamo seguito, ma non può bastare il singolo intervento. Serve un diritto riconosciuto, garantito e applicabile nel quotidiano, un sostegno strutturale e stabile da parte dello Stato.
San Marino, 13 Maggio 2025 Unione Sammarinese Lavoratori – USL