Dal Consiglio Grande e Generale è emerso che l’Ufficio Statistiche verrà implementato, questo è positivo.
Infatti dati e numeri devono essere tenuti in forte considerazione per prendere decisioni e strategie per far evolvere il Paese. Sarebbe infatti importante capire con precisione, come succede in altri Paesi, quanto pesi sul PIL la spesa per la protezione sociale, quanto cioè San Marino investe sul welfare.
È un dato non di poco conto se si considera che investire sul welfare è un fattore di sviluppo. Si tratta certo di un principio non ancora fatto proprio da tutte le parti, tanto che USL è stata promotrice di numerosi appelli in merito.
Una quota purtroppo alta della spesa totale per il welfare viene lasciata a carico delle famiglie e chi non può sostenere certi costi, deve rinunciarci, con tutte le conseguenze che questo comporta.
Sono tuttavia ormai numerosi gli studi che mettono in luce che i sistemi di protezione sociale solidi e ben organizzati svolgono una funzione fondamentale, non solo nel rispondere al bisogno di cura e assistenza, ma anche nel costruire società coese e favorire una crescita economica più stabile. Si tratta della base stessa alla quale allineare le politiche fiscali, quelle del lavoro, la responsabilità sociale d’impresa, la conciliazione vita-lavoro.
Bene dunque la modifica intervenuta in sede di approvazione della Legge cosiddetta “Sviluppo” che come forma di incentivazione dell’occupazione di giovani studenti stabilisce che l’assunzione sia compatibile con il percepimento della pensione ordinaria superstiti; è un primo passo ma non basta.
L’auspicio è ovviamente che siano sempre meno le persone che fruiranno di tale provvedimento visto che il farlo significherebbe aver perduto i genitori, tuttavia la misura si colloca nel solco di quella giustizia e protezione sociale che è tempo sia considerata un investimento doveroso e foriero di benefici per tutti. Lasciare indietro chi è fragile non va mai a vantaggio di una società.
“Azioni di sostegno concreto – ha dichiarato il Segretario Generale di USL Francesca Busignani – andrebbero previste anche per persone appartenenti a platee più ampie: per esempio le future mamme cui vanno riconosciute più tutele proprio per il ruolo di primaria importanza che esse ricoprono nella società che altrimenti rischia di sparire.
Come USL, siamo in prima linea nella battaglia per i grandi temi come quello del welfare-state, che determinano il benessere collettivo, ma non dimentichiamo mai che la collettività è fatta di persone, di storie, di diritti da tutelare. Difendere un singolo significa prevenire ingiustizie future, significa costruire un sistema più equo per tutti.
Per questo, ogni volta che ci battiamo per un diritto negato o per una tutela insufficiente, non lo facciamo solo per chi oggi ne è colpito, ma per evitare che domani possa accadere a qualcun altro. Perché solo proteggendo i singoli possiamo davvero rafforzare l’intera comunità”.
San Marino, 22 Febbraio 2025 Unione Sammarinese Lavoratori – USL